Aspettare l’Ispirazione è da Dilettanti
Provocazione? La vita dell’autore prova il contrario.
Chuck Close è un pittore. Un pittore famoso, importante.
Non ha avuto una vita facile.
Nel 1988, quando era già noto (e proprio durante un discorso nel quale premiava un altro artista) ha avuto un attacco che lo ha completamente paralizzato.
Mesi di terapia riabilitativa gli hanno permesso, pur in sedia a rotelle, di muovere un po’ le braccia e dipingere con un pennello fissato al polso.
Una traduzione approssimativa delle parole di Chuck Close è questa:
L’ispirazione è per i dilettanti; il resto di noi si fa forza e si mette al lavoro.
Se aspetti che le nuvole si aprano e un fulmine colpisca la tua mente, non potrai creare un gran numero di lavori.
Tutte le idee migliori nascono dal procedimento; nascono dal lavoro stesso. Le cose ti capitano. Se stai seduto cercando di immaginare una grande idea artistica, puoi rimanere seduto a lungo prima che accada qualcosa.
Ma se semplicemente ti metti al lavoro, ti capiterà una cosa, e poi un’altra, e poi un’altra ancora, che rifiuti, ti spingerà in un direzione differente.
L’ispirazione è completamente inutile e in un certo senso ti depista.
Hai la sensazione di aver bisogno di questa grande idea prima di poterti applicare a un lavoro, ma la mia esperienza è che questo non è praticamente mai vero.”
Qualsiasi altra parola sarebbe superflua.
Dubbi o domande? Lascia un commento qui! (Non rispondo a messaggi privati su Facebook o altri social.)