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Tritono: l’Intervallo del Diavolo dalla Musica Gotica ai Musical Romantici

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di Susanna Quagliariello
25 Commenti

La storia della musica è piena di fatti curiosi. Uno particolarmente interessante riguarda il Tritono, chiamato anche “Accordo del Male”. Non facciamoci spaventare e scopriamo cos’è.

Questo è un approfondimento nato mentre scrivevo la guida alla composizione di musica dark, rivolta a chi desidera comporre musica da film. Il Tritono viene impiegato spesso nella musica horror, ma ha una storia così curiosa e interessante che ho voluto riservargli un articolo a parte per raccontarla.

Un Tritono è composto da due note qualsiasi, separate — come dice il nome — da tre toni. Parti da una nota e conti sei tasti (bianchi e neri). La nota alla quale arrivi, insieme alla prima, forma il Tritono. Come in Do-Fa#.

Infografica Tritono Diavolo in Musica

Ma occhio: come mostra l’infografica, il Tritono ha una reputazione tutt’altro che impeccabile, e nella storia è stato protagonista di una delle più celebri campagne di diffamazione.

“Mi contra fa est diabolus in musica. Il Tritono da West Side Story a Black Sabbath.” Condividi su Facebook

Le musiche proibite

Ora, a dire il vero, quando si tratta di proibire musica, le istituzioni religiose (e non solo la Chiesa Cattolica) si son sempre date da fare:

  • Nel Rinascimento il Calvinismo proibisce la musica polifonica, oltre all’uso di qualsiasi strumento musicale. (Si sente dire spesso che il Concilio di Trento del 1562 vietò la polifonia; in realtà il Canone 8 bandì genericamente la musica impura o lasciva, senza entrare nello specifico. È vero però che spinse a uno stile più conservatore nella composizione.)
  • Nel 1701, papa Clemente XI vieta tutta la musica operistica perché portatrice di peccato e dannazione, come tutte le forme di spettacolo. (Infatti, pochi anni dopo, un terremoto a Roma fu per lui il segno che era il caso di proibire anche le rappresentazioni teatrali.)
  • Nel 2001, la canzone “Danny Boy” viene bandita dalla diocesi di Providence, Rhode Island. “Danny Boy” è una ballata, un classico della tradizione irlandese, che parla di un ragazzo costretto a lasciare la sua amata perché chiamato alle armi, e per questo motivo viene usata spesso ai funerali di militari. Il reverendo Bernard Healey la bandisce spiegando che si tratta di una canzone non espressamente liturgica e che “Parte del mio lavoro ai funerali è consolare la gente. Ma tutto il lavoro che ho fatto nell’ora precedente viene vanificato in due minuti, perché [sentendo questa canzone] la gente si mette a piangere”. Il divieto viene ripetuto nel 2007 dalla diocesi di Bridgeport, Connecticut, nonostante le esplicite disposizioni testamentarie del defunto.

Quelli riportati qui sopra sono fatti storici. Invece, che il Tritono fosse proibito, come si legge spesso, non è una certezza.

Il diabolico Tritono: verità e mito

Nel medioevo gli viene dato il nome di “Diabolus in Musica” e se ne proibisce l’uso in quanto opera di Lucifero.

Ma se nel medioevo ci fosse stata Wikipedia qualcuno si sarebbe affrettato ad aggiungere l’avviso [senza fonte], perché la causa di questa associazione tra Tritono e il Maligno è avvolta nel mistero.

Il tritono associato al diavolo nella musica metal punk

Probabilmente il motivo vero è un banale fraintendimento.

La frase da cui tutto ha inizio è la seguente: “mi contra fa est diabolus in musica”. Con ogni probabilità risale agli inizi del medioevo e c’è chi l’attribuisce a Guido d’Arezzo.

In questa frase Mi e Fa non rappresentano i nostri Mi e Fa (che sono a distanza di un solo tasto), ma due note separate da sei semitoni in due esacordi diversi.

La frase è quindi un monito a evitare una dissonanza che per l’orecchio dell’epoca risultava particolarmente sgradevole e irrisolta, ma era anche la sintesi di una serie di difficoltà tecniche e possibili fraintendimenti dovuti all’impiego del sistema musicale medievale.

Ma sarai d’accordo che l’espressione “diabolus in musica” era troppo suggestiva per essere confinata a un problema tecnico, e infatti portò alla costruzione di tutta una mitologia che vale la pena di raccontare.

Una delle tesi più diffuse è che effettivamente, almeno per il nostro orecchio occidentale, suonare ad esempio Do-Fa# insieme, o una nota dopo l’altra, produce un suono “stonato” o comunque instabile. E nel medioevo non si poteva tollerare che la musica, scritta per celebrare e lodare Dio, contenesse una simile dissonanza.

Quanto è instabile il Tritono? Ascoltiamolo.

Sì, suona effettivamente incompleto, sospeso. Ma di intervalli dissonanti ce ne sono tantissimi, basta suonare a caso un pianoforte per rendersene conto. Perché accanirsi proprio contro il Tritono?

E qui arriviamo a un’interpretazione che fa sembrare plausibili le scie chimiche:

  1. Il Tritono potrebbe richiamare il numero della Bestia, 666, in quanto lungo tre toni (3TTT) e quindi composto da 6 semitoni.
  2. Ripetendo questo intervallo di 6 semitoni in un’estensione di 3 ottave, ecco arrivare il 666 che sarebbe il tasto di chiamata rapida per Tu-Sai-Chi il Diavolo.
“Arrampicarsi sugli specchi in musica: perché suonare Do-Fa# potrebbe essere blasfemo.” Condividi su Facebook

Il Tritono nella storia della musica

Nonostante tutto questo, il Tritono è stato usato ampiamente in tutta la storia della musica.

Lo suonavano i menestrelli medievali e lo troviamo scritto da compositori diversissimi tra loro come Monteverdi e Beethoven senza nessuna intenzione di dare scandalo. Anche se, a dire il vero, ancora nel 1849 Franz Liszt lo adopera nella “Sonata Dante” proprio per suggerire l’inferno.

Ai giorni nostri è stato usato in brani molto (ma molto) diversi tra loro.

Quanto diversi? Diciamo la differenza che passa tra West Side Story di Leonard Bernstein e Black Sabbath dei Black Sabbath (che comunque, a occhio, si saranno guadagnati una buona dose di anatemi anche senza tener conto del Tritono).

Tony Iommi dei Black Sabbath ha dichiarato di non aver mai avuto la minima idea delle connotazioni sovrannaturali del Tritono.

Semplicemente, senza avere una formazione musicale classica, lo usò perché funzionava bene.

Proveniente da un ambiente simile, un altro compositore senza formazione classica è Danny Elfman, autore tra l’altro della sigla dei Simpson.

E qual è la distanza tra le sillabe The e Sim cantata dal coro che apre la sigla? Sì, è sempre il nostro amico Tritono (tant’è che su “The Simpson” puoi cantare “Mariiiaaa” di West Side Story).

Ultimo colpo di scena. Visto che la dissonanza del Tritono richiama subito l’attenzione, oggi lo si usa spesso per le sirene della polizia o dei vigili del fuoco, ripagandolo da secoli di persecuzioni con un ruolo istituzionale.

Sempre per questo stesso motivo, lo trovi spesso nella composizione di musica gotica e naturalmente, come detto all’inizio, nella musica da film: dall’action, al thriller, al classico film dell’orrore.

Che te ne pare? Molto rumore per nulla, oppure il Tritono è davvero così irritante da essersi guadagnato i nomi che gli hanno affibbiato? Lascia un commento e dimmi cosa ne pensi, la tua anima privacy è al sicuro!

Susanna Quagliariello Autrice pubblicata, laurea in Storia e Critica del Cinema, master di alta formazione, licenza triennale al conservatorio, certificazione specialistica di Composizione e Orchestrazione per Musica da Film. Susanna è amministratore di VFX Wizard srl e direttore di ACD, l’Accademia di Cinematografia Digitale™.

25 commenti

  1. strega | 9 anni fa

    grazie! da te imparo sempre qualcosa che utilizzo, spesso, per bullarmi.
    (danny elfman ha scritto un sacco di sigle bellissime <3)

  2. Susanna Quagliariello | 9 anni fa

    Strega! <3
    Bullarsi è buono e giusto.
    Elfman è uno dei miei autori preferiti in assoluto, mi piacerebbe molto scrivere un articolo tutto per lui. E poi sarebbe bellissimo giocare a Strega Comanda Post.

  3. S
    Stefano | 9 anni fa

    Ciao Stefania,
    una delle ragioni più accreditate per l’accanimento della chiesa contro il tritono era dovuto al fatto che l’intervallo di quarta aumentata divide l’ottava in due parti uguali e quindi questo strideva con la trinità divina.

  4. Susanna Quagliariello | 9 anni fa

    Ciao Stefano,
    è un aspetto interessantissimo, grazie per averlo condiviso!

  5. P
    Paola | 9 anni fa

    Che interessante! Competenza senza pedanteria! Complimenti…

  6. Susanna Quagliariello | 9 anni fa

    Grazie Paola 🙂

  7. m
    mauro | 9 anni fa

    … anche io ho letto che il tritono divide l’ottava in due ed etimologicamente diavolo dal greco (diaballo) significa dividere

  8. Susanna Quagliariello | 9 anni fa

    Grazie per la precisazione, Mauro, è un’etimologia davvero affascinante.
    E mi riporta indietro agli anni dello studio dei paradigmi greci: quelli sì che erano demoniaci…

  9. M
    Michele | 8 anni fa

    Complimenti, un articolo molto interessante, hai parlato ampiamente del tritono dalle prime composizioni in cui è stato utilizzato fino ai giorni nostri (vedi sirena della polizia). 🙂

  10. a
    alberto costantini | 8 anni fa

    Bellissimo articolo, davvero! La solita mania “criptologa” di alcuni ke vedono complotti e sanno “leggere tra le righe” sempre: giusto per sentirsi una spanna + in alto degli altri forse librandosi su di una “sciakimica” (Mha!!!).In questo periodo mi sto davvero interessando al tritono e sono giunto a delle cosiderazioni, forse la + concreta mette in realazione le sostituzioni armoniche (tritone appunto) con la “modalità” (lidia in questo caso); daltronde il passaggio ke fai quando parli dei “Simmons” relazionandoli a Bernstein (Maria) lo trovai in un vekkio manuale di scale modali di Paolo Tomelleri in cui -trattando la scala Lidia- diceva appunto “la troviamo in “West Side Story” e anke nelle musiche trionfali/evocative (film antiki romani ecc…). Usando spesso il tritono a posto della dominante mi è venuto da fare questa riflessione. Ke ne pensi?

  11. A
    Alberto Costantini | 8 anni fa

    Pardon ho scritto “Simmons” anzikè “Simpson”;

  12. A
    Ame | 7 anni fa

    Ciao!
    L’intervallo di tritono è usato continuamente e ripetutamente in dai gruppi heavy metal a partire dai black sabbath e in particolare dagli opeth, basti ascoltare la canzone “heir apparent” per rendersene conto! E non dimentichiamo anche il blues, suonato servendosi di accordi di settima (contenenti nella loro struttura un tritono) è stato condannato come la musica del diavolo e da ciò sono nati miti e leggende, come quello di Robert Johnson.

  13. C
    Charly Iommi | 7 anni fa

    come chitarrista heavy metal, uso spessissimo il tritono sia nei riff che negli assoli. E’ molto aggressivo ed efficacie.

  14. D
    Danilo Dara | 6 anni fa

    Beh, brava!

  15. f
    francesco lucat | 6 anni fa

    Mah, il tritono è un intervallo fondamentale in TUTTA la musica. E’ l’ intervallo tra il 3° ed il 7° grado dell’ accordo di settima dominante. Il pezzo di musica più semplice che si può concepire è proprio basato sugli accordi di tonica-dominante-tonica (Domaggiore – Sol7- Do maggiore. Due tritoni separati da una terza minore determinanto un accordo diminuito,(si-fa e re – lab) strausato (vedasi Bach, oppure l’ intro de La patetica di Beethoven o gli studi per pianoforte di Clementi e via seguitando)
    L’ unica conclusione possibile è che la musica è l’ arte del diavolo, ma non è vero, perchè la musica è l’ unica arte che può essere praticata in paradiso. Il perchè è semplice. Tutte le arti legate alla parola (poesia, letteratura etc.)di fronte alla PAROLA suprema, svaniscono. Tutte le arti legate all’ immagine (pittura, scultura, ma anche cinema, fotografia etc.) di fronte all’ IMMAGINE suprema, svaniscono. Ma l’ armonia dei cieli sta in eterno e, come dice una canto valdostano dedicato alla madonna “Les saints et les anges en choeur glorieux CHANTENT vos louanges oh reine des cieux” (I santi e gli angeli, in coro glorioso, CANTANO le vostre lodi, regina del cielo) E, a dirigere il coro, ci sono i due angeli che Dio ha mandato in terra per farci capire la musica: Wolfgang Amadeus Mozart e Johann Sebastian Bach…

  16. Giovanni Bortoluzzi | 6 anni fa

    Nella serie armonica naturale, tra l’8° e l’11° armonico intercorre un intervallo del tutto simile al tritono: in do uscirebbero le note DO(8° armonico) e FA# calante di ¼ di tono (11° armonico). Quindi in natura, da sempre, si è sentito questo intervallo! È una dissonanza già esistente, molto piacevole che richiama alla risoluzione sul vicinissimo intervallo di quinta, presente tra 8° e 12° armonico.

  17. Susanna Quagliariello | 6 anni fa

    Ciao Giovanni,
    come dici tu stesso, nella serie armonica il tritono arriva tra l’8° e l’11° posto. Cioè in una posizione nella quale, tendenzialmente, lo sentiamo pochissimo.

    Ed è proprio questo l’elemento che spiegherebbe perché, storicamente, questo intervallo è considerato instabile e perché in passato era guardato con così tanto sospetto: perché il nostro orecchio lo sente meno chiaramente rispetto agli intervalli ai primi posti della serie.

    Tant’è che gli intervalli che trovi ai primi posti sono quelli di ottava, quinta e terza, i pilastri dell’armonia tonale.

  18. v
    virginio | 5 anni fa

    Molto interessante grazie! A proposito dell’etimologia dal greco Dia – ballon ricordo che il contrario di Colui che divide è Sym – ballon (simbolo) colui che unisce. E infatti le culture esoteriche fanno risiedere nel “simbolo” un potere benefico in senso lato (unisce le culture e non solo).

  19. M
    Massimo Bassi | 3 anni fa

    Credo che il riferimento alla “quinta diminuita”, fondamentale nella sonorità del Blues (guarda caso definito Musica del Diavolo – probabilmente dalla chiesa dell’epoca) e ottenuta soprattutto con una piegatura molto sensuale della corda della chitarra e del foro aspirato dell’armonica diatonica, possa spiegare molte cose

  20. v
    vincenzo | 2 anni fa

    bravissima ed anche ironica (ho letto diversi tuoi articoli in questo sito), complimenti.

  21. N
    Nello Lupo | 2 anni fa

    Sono violinista. Sei fantastica.

  22. s
    silvano Marchese | 1 anno fa

    In ogni scala esiste un tritono. Si pensava che la quarta perfetta (Consonante) fu rovinata dal diavolo che ci mise la coda e fece fare un saltino piccolo alla terza nota, creando una dissonanza e quindi è naturale che da una dissonanza si deve per forza giungere, per chiusura, ad una consonana.

  23. P
    Paolo | 1 anno fa

    Nel primo movimento della 3a sinfonia di Mahler , poche battute dopo l’ inizio , il mio orecchio avverte , in quattro note accentate dai corni, una specie di tritono. Premetto che non sono un musicista di professione. È una percezione giusta? Grazie

  24. P
    Paolo Di Stefano | 1 anno fa

    Nel jazz ha ampia diffusione come sostituto dell’accordo di settima dominante

  25. p
    paolo | 10 mesi fa

    Ciao Stefania, non sono un musicista, nemmeno dilettante, ma mi interessa molto l’aspetto teologico del canto.
    Oggi ricorre il 133 anniversario della nascita di un interprete della musica sacra, che era anche un esegeta, ossia uno studioso della Scrittura, che per noi cristiani è la rivelazione del disegno o progetto di Dio. Erik Peterson scriveva:
    “Il fatto che il canto di coloro che sono simili agli angeli non sia un canto polifonico è fondato sull’ordinamento angelico poiché gli angeli tutti cantano “ad una sola voce”. Oltre a ciò, come il culto offerto a Dio degli angeli in cielo esige soltanto, per così dire, l’organo della voce e nessuno strumento musicale meccanico, così resta escluso che il canto dei monaci, simili agli angeli, venga accompagnato da strumenti. È noto che L’antica Chiesa ha bandito assai severamente ogni sorta di strumenti musicali dal culto Cristiano, e questo faceva, sebbene il culto giudaico del Tempio possedesse tutta una serie di strumenti nei quali si imbatte di continuo il commentatori dei salmi. Questa esclusione degli strumenti musicali si comprende solo quando si chiarisca che gli Apostoli hanno abbandonato la Gerusalemme terrena con la musica del suo Tempio per avvicinarsi alla Gerusalemme celeste, nella quale non esistono più strumenti di qualsiasi genere, ma l’angelo in tutta la sua esistenza è divenuto il solo organo della glorificazione divina. Non c’è dunque da meravigliarsi se anche gli strumenti musicali dei salmi abbiano, per questa considerazione, ricevuto un’interpretazione riferentesi alla vita dei cristiani: “Vos estis tuba, psalterium, cithara, tympanum, chorus, chordae ed organum et cymbalo bene sonantia. Vos estis haec omnia; nihil hic vile, nihil transitorium, nihil ludicrum cogitetur”. Sono queste parole di Sant’Agostino nella sua spiegazione del salmo 150, parole che esprimono nello stesso tempo la convinzione comune dei Padri della Chiesa.
    Finalmente non è a caso che i trattati di musica medievali cominciano le loro dissertazioni accennando all’armonia delle sfere. Poiché la lode della Chiesa vien offerta unitamente a quella dell’universo, qualunque riflessione sull’elemento musicale nel culto ecclesiastico deve occuparsi anche dal genere di lode proprio del sole, della luna e delle stelle. L’esame teologico del carattere del culto cristiano servirà a descrivere e determinare l’armonia delle sfere, come il canto degli angeli e la partecipazione a questo canto da parte di coloro che agli angeli si sono resi simili. L’armonia delle sfere risuona, il canto degli angeli echeggia, la liturgia della Chiesa consuona. Il sole risuona perché gira, l’angelo canta perché sta, l’uomo invece prende parte alla lode dell’universo perché è invitato dalla Chiesa per bocca del sacerdote, altrettanto intima, quanto fra lo stare degli angeli e il loro canto”.
    Grazie per l’ospitalità!

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